Photo Massimo Cutrupi

IL MAGGIO OLIVETESE

Il rito arboreo di Oliveto Lucano, tra i culti più importanti della Basilicata, si svolge ogni anno in occasione dei festeggiamenti di San Rocco, venerato al pari di San Cipriano, patrono del paese. Lo sposalizio degli alberi, tra un cerro e un agrifoglio, si celebra in una cornice naturale, tra i boschi del Parco di Gallipoli Cognato e il piccolo borgo situato alle pendici del Monte Croccia. La prima domenica di agosto si taglia il cerro per poi coricarlo al Piano di Torcigliano in attesa dell'agrifoglio, che farà da Cima il giorno dell'innesto. Una mattina della settimana a seguire, dopo la Santa Messa e una notte di assoluta libertà, si sale nella foresta di Gallipoli Cognato per raggiungere la Cima nascosta tra alberi fitti e rocce. L'agrifoglio viene raggiunto dopo una faticosa salita e tagliato con accettate veloci per poi affrontare la discesa tra cespugli, braccia e mani intrecciate che sostengono il peso dell'albero. La discesa è una corsa travolgente tra polvere, sudore e musica in una empatia con l'ambinte naturale che avvolge i cimaioli. L'albero viene poi trasportato a spalla fino al paese con un'entrata festante nel piccolo borgo e una danza ruotante di felicità pura, nella piazza principale. Il grande cerro, in modo discreto e sornione, raggiunge Oliveto tirato da un trattore e riposa in attesa della preparazione che inizierà il giorno dopo con il lavoro di esperti boscaioli e maniscalchi. Dopo l'innesto della Cima con il Maggio, dove la parte bassa del primo albero si unisce alla parte alta del cerro, i due alberi diventano un unico tronco pronto all'innalzamento finale. Il Maggio Olivetese non ha una data precisa ma si svolge sempre intorno a ferragosto e termina, come tutti i riti arborei di questi luoghi, con l'alzata e spericolate acrobazie a mani libere dopo l'arrivo della Processione con i Santi. Quello di Oliveto Lucano è un rito nunziale, ricco di aspetti antropologici dove emerge maggiormente la presenza di molti giovani impegnati a mantenere le tradizioni in un fondamentale passaggio generazionale di saperi e abilità.